LETTERA DI SERGIO BAGNATO AI PROPRI CONCITTADINI ELETTORI
Cari concittadini,
dopo essere entrato tante volte nelle vostre case con le lettere che vi ho scritto nei dieci anni spesi come primo cittadino al vostro servizio, mi permetto di farlo ancora ma, questa volta, da semplice cittadino che vuole condividere con voi alcune riflessioni.
L’occasione mi viene fornita dalla mia preoccupazione per le sorti del nostro Paese nel caso in cui il risultato delle prossime elezioni non fosse in grado di garantire:
ü LA GOVERNABILITA’: questo risultato può esser raggiunto se ci sarà un partito, degno di questo nome, in grado di raggiungere la maggioranza assoluta senza essere quindi costretto a coalizioni con altri partiti e agli inevitabili e conseguenti compromessi.
ü LA CREDIBILITA’ DEL NOSTRO SISTEMA PAESE IN EUROPA E NEL MONDO: questo risultato gravemente compromesso da 20 anni di malgoverno PDL/LEGA (Berlusconi Bossi) è stato indiscutibilmente avviato - e questo va onestamente riconosciuto - grazie alla serietà e alla competenza dimostrata dal Governo Monti che, al di là di valutazioni affrettate, ha contribuito ad evitarci di cadere nella situazione greca.
Io credo che i suddetti risultati possano essere raggiunti se tutti noi, consapevoli della responsabilità che con il nostro voto ci assumiamo, siamo capaci di accostarci alla cabina elettorale con mente lucida e sgombra da condizionamenti ideologici e punitivi. Penso che, come prima cosa, tutti dobbiamo andare a votare e fare una scelta autentica: scheda bianca e astensione equivarrebbero a una fuga dalle responsabilità che, come cittadini, abbiamo invece il dovere di assumerci; dobbiamo inoltre cercare di non disperdere il nostro voto, cosa che faremmo se votassimo per piccoli partiti consentendo in tal modo di vincere, con molta probabilità, proprio a quei partiti che non vorremmo favorire. Cerchiamo di guardarci dalla comprensibile tentazione di servirci delle elezioni per esprimere la nostra indignazione per una campagna elettorale orrenda votando per quei partiti che fanno della protesta la propria bandiera ideologica nell’illusione che la sterile protesta possa contribuire alla trasformazione e al miglioramento delle condizioni del nostro Paese.
Per le elezioni in Lombardia si è ricomposta, a sostegno della candidatura Maroni, l’unità PDL e Lega: si tratta di due partiti che in comune hanno l’averci portato nella situazione nella quale ci troviamo e il fatto di non aver fatto un uso propriamente corretto del pubblico denaro. La Lega sbandiera ancora imperterrita l’obiettivo della frattura dell’unità nazionale attraverso la secessione delle ricche regioni del nord dall’intero Paese. E’un obiettivo che sembra mal conciliarsi con le celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia quando, con la sola esclusione della Lega, a fianco del nostro amato e stimato Presidente Napolitano, sotto la stessa bandiera, uniti nel canto dell’inno nazionale ci siamo sentiti
“popolo” affratellato da un comune sentire e orgoglioso della propria appartenenza nazionale.
Dal triste panorama della nostra offerta politica, reso ancora più triste dagli eventi odierni, ho tratto la conclusione che la speranza di un’inversione di rotta, di un recupero d’immagine e di avere finalmente un governo responsabile e reso stabile da un ampio consenso elettorale, deve necessariamente essere riposta sul PD e sui suoi alleati. Per questo ritengo di fondamentale importanza e nell’interesse del Paese che la maggioranza dei Lombardi concentri i propri voti
su Umberto Ambrosoli per la Presidenza della Regione Lombardia
e su Pierluigi Bersani per la coalizione di CentroSinistra alle elezioni politiche.
Si tratta di facce pulite in grado di dare speranza e di non farci vergognare di fronte al mondo.
Ma c’è un altro importantissimo elemento che ci deve indurre a votare come suggerito.
Il PD e la coalizione di centro sinistra sono stati gli unici che hanno scelto i propri candidati attraverso le primarie ridando quindi ai cittadini la responsabilità della scelta dei candidati.
In tal modo è stata neutralizzata l’oscenità di una legge elettorale inaccettabile che affida alle segreterie dei partiti il compito di scegliere i candidati estromettendo, in tal modo, i cittadini dalla possibilità di esercizio di un loro fondamentale diritto.
Quelle sopra riportate sono ovviamente riflessioni e convinzioni espresse a titolo personale; ho ritenuto di esporle nella consapevolezza che non saranno da tutti condivise.
Si deve tuttavia sapere che è molto importante votare riflettendo sulle conseguenze della propria scelta e sul fatto che anche un solo voto – potrebbe essere il nostro - può far vincere o far perdere un partito o una coalizione.
Vi ringrazio per la vostra cortese attenzione e vi saluto con la cordialità di sempre.
FEBBRAIO 2013
Sergio Bagnato.