venerdì 21 settembre 2012

VENERDI’ 28/9  ore 21.00 in sala civica


IL PASTICCIO DELLE ROTONDE

Come in molte cose della politica, diventa difficile per un cittadino comprendere quanto ci viene proposto e perché.  Ci raccontano che vogliono fare le rotonde per migliorare la situazione dei cernuschesi, oggi penalizzati dall’eccessivo inquinamento dovuto all’enorme quantità di traffico che attraversa il paese; vogliono rendere più sicuro l’attraversamento pedonale creando un sottopasso. Infine, affermano che le opere, che dureranno (solo) 450 giorni, non costeranno nulla ai cittadini cernuschesi perché saranno totalmente a carico del bilancio di Provincia e Regione.

I FATTI

Dopo circa 10 anni di tavoli, proposte e progetti , il 16/4/2008, le Amministrazioni precedenti , sempre a guida Insieme per Cernusco, firmano un accordo di programma con Provincia e Comune di Merate che prevede quali obiettivi inscindibili (vedi lettera del 22/11/2010 del Sindaco Bagnato all’assessore provinciale Simonetti, inspiegabilmente scomparsa dal sito del Comune) :
·         Bretella all’altezza Esselunga per le auto dirette a Est (Paderno)
·         Desemaforizzazione
Cambia nel frattempo l’Amministrazione di Merate che pensa bene di disdire la realizzazione della bretella.
Ben due relazioni tecniche (Polinomia e Iter) , ovviamente remunerate , avevano chiaramente evidenziato che senza la bretella il sistema delle rotonde, nelle ore di punta , sarebbe andato  in crisi.
Il programma elettorale dell’Amministrazione attuale proponeva al riguardo:
·         ….attuare una soluzione a breve termine che permetta l’attraversamento ciclo-pedonale protetto tra centro storico e oltrestatale attraverso la scelta tra rotonde o semafori intelligenti, in parallelo a una politica di incentivazione della mobilità sostenibile…
·         diventare capofila di un Comitato intercomunale per risolvere in modo definitivo il problema della statale 342 (interramento totale o parziale).

LE DOMANDE

1.    Svolta continua a destra per chi da Sud va in direzione Bergamo
a.    Per l’esproprio previsto di parte del giardino dell’ex vineria Riva e l’abbattimento della villetta che confina con via C. Cantù sono sufficienti i 76.000 € messi a disposizione dalla Provincia e confermati dagli assessori a Bilancio e Urbanistica nel corso dell’ultimo consiglio comunale?
b.    Come render sicuro l’attraversamento , direttamente nella corsia in curva, degli abitanti di Via Cantù?
c.    La rinuncia a futuri possibili oneri di urbanizzazione relativi all’area espropriata è o no un costo per i cernuschesi?
2.    La “rotonda” a Nord
a.    Data la sua forma a biscotto, equiparabile quindi ad uno spartitraffico, come obbliga a rallentare il flusso NORD - SUD?
b.    Come faranno a uscire gli abitanti di via Brianza? E le auto che vengono da Montevecchia?
c.    Escludiamo che chi proviene da direzione Lecco e da Montevecchia non preferirà raggiungere la Stazione attraverso la Via V. Emanuele, invadendo le vie del paese come , in parte, già oggi accade?
d.    Le auto che dovranno uscire dal paese attraverso la via Lecco  potranno uscire senza rischiare qualche incidente?
3.    Via Verdi
a.    Come risolvere l’uscita delle auto da Via Verdi, nelle ore di punta? Oggi la coda è creata dalla rotonda di Merate (Viale Verdi) che genera intasamenti e paralizza l’intero crocevia?
4.    Sicurezza dei pedoni
a.    Gli attraversamenti di via Donatori di Sangue , di via C. Cantù ,di via Santa Caterina e Via Lurani, di Via Brianza , di Corso Europa e di Via Spluga, oggi in parte sicuri grazie ai semafori,  SARANNO PIU’ SICURI ?
b.    Tutti gli altri useranno il “miracoloso” sottopasso come a Calco o a Osnago dove non li usa nessuno di giorno, figuriamoci di sera?
5.    Inquinamento
a.    Come faremo a sapere che, a opere realizzate, la situazione sarà migliore se non esiste alcun dato della situazione attuale?
Infine: CHE  DIRE DELL’INFERNO DI 450 GIORNI DI LAVORO (PREVISTI)?
Davanti ad un progetto così rilevante nessuna maggioranza consiliare può decidere da sola! I cittadini DEVONO ESSERE INTERPELLATI ED ASCOLTATI.
Per fare arrivare la nostra voce ai nostri amministratori e soprattutto per scambiarci le rispettive opinioni , confidando che molti altri cernuschesi vogliano sentirsi ATTIVI, ci troveremo 

VENERDI’ 28  ore 21.00 in sala civica

venerdì 7 settembre 2012

Riceviamo e volentieri ospitiamo l' intervento di G.Pelle pubblicato oggi su merateonline

DECISIONISMO MIOPE
Che il problema dell’incrocio tra la SP 54 (strada provinciale Monticello-Paderno) e la S.R. 342 DIR (già strada statale Usmate – Lecco) nel territorio di Cernusco L. è dimostrato (se non altro) da  un ventennio di approfondimenti, dibattiti, progetti, accordi di programma a livello comunale, provinciale ed inter-comunale.
Il Consiglio Comunale del 5 u.s. ha ulteriormente permesso di fare chiarezza sul reale “stato dell’arte”.
Appare scontato l’evidenziare che il problema del suddetto incrocio contenga in sé due aspetti fondamentali:
·         Mobilità ciclo-pedonale in sicurezza per i cittadini di Cernusco
·         Fluidità del traffico sull’asse principale Nord-Sud (Usmate – Lecco) ed Est- Ovest (Paderno – Monticello)
Mobilità ciclo-pedonale:
 è  fondamentale  sottolineare che, salvo l’eccezione di Via Giovanni XXIII (direzione Paderno), NON esistono significativi deficit di sicurezza. Tutto è migliorabile , certo, ma a quali costi?
Risulta lapalissiano sostenere che la quantità di inquinanti è direttamente proporzionale al carico veicolare.
Nel corso del Consiglio si è appreso che non esiste alcun dato sperimentale attuale relativo appunto al grado di inquinamento. Esiste peraltro una messe di dati teorici allegati al progetto della Provincia. Insomma sappiamo tutto dell’arrivo ( virtuale), niente della partenza (reale)!
Fluidità del traffico
è compito della Provincia (finché esisterà) occuparsene, trovando le soluzioni più condivise ed efficaci e soprattutto in una “visione” quanto meno decennale.
Da quanto si è appreso nel corso del Consiglio, di condiviso c’è l’assenso di massima dell’Amministrazione di Cernusco ed il dissenso significativo di larghe fasce di popolazione ivi compresi molti elettori dell’Amministrazione stessa.
Di efficace sembra ancor meno, vista la quantità di problemi aggiuntivi,  in particolare, ma non solo, per l’intero quartiere Oltrestatale , che il nuovo progetto implica.
Quanto infine alla “visione di prospettiva” nulla è dato sapere!
Se non ci  siamo persi qualche passaggio, siamo ancora a
“..Ora l'idea del prolungamento della Tangenziale Est da Vimercate a Calco non è solo l'idea di Conrater, di Benedetti e di Simonetti.
Questa è una proposta fatta propria dall'intera Amministrazione Provinciale di Daniele Nava che la sta sostenendo in tutte le sedi necessarie.
E' di poche settimane fa la richiesta ufficiale alla Regione Lombardia di inserire nel Programma dell'XI^ Legislatura la realizzazione del prolungamento della Tangenziale Est da Vimercate fino a Calco…”
(http://www.merateonline.it/articolo.php?idd=1495&origine=1)

Ci piacerebbe conoscere lo “stato dell’arte” a 2 anni di distanza!
Così come ci piacerebbe sapere cosa si stia concretamente facendo in tema di diversificazione della mobilità.
“…il 70-80% del traffico è locale e anche un eventuale interramento servirebbe a poco. Qui abbiamo un problema di diversificare la mobilità ed ora bisogna scegliere". Ci spiegava il Sindaco di Merate in un’Assemblea pubblica Cernusco nel Luglio 2011. (http://www.merateonline.it/articolo.php?idd=11681&origine=1)
Amministrare un territorio è certamente cosa complessa , muoversi fra burocrazia e norme è sicuramente arduo, attuare progetti implica conoscenza e perseveranza, mediare fra esigenze ed interessi spesso conflittuali fra loro comporta pazienza e capacità di ascolto, interpretare i bisogni dei cittadini implica l’attitudine ad inserirli in una visione del contesto sociale del quale si è stati eletti ad occuparsi.
Ma se per davvero non si vuole contribuire al dilagare del qualunquismo e dell’antipolitica è necessario uscire dalle parole per dar sostanza a quanto il programma elettorale di Insieme per Cernusco recita (recitava?):” … gli amministratori, seppur bravi da soli non possono fare molta strada se con loro non ci sono altre persone attive, che li stimolino per poter fare ancora meglio…”
Forse dunque sarebbe opportuno che il Comune di Cernusco dimenticasse la realizzazione del sottopasso pedonale del quale davvero pochi sembrano sentirne la necessità. A meno che non si concordi con quanto un consigliere di maggioranza (impaziente?) ha affermato in Consiglio: “… il sottopasso è necessario perché ci siamo stancati di attendere 3-4 minuti per attraversare la strada..”
Alla Sindaco che , in Consiglio, afferma “abbiamo dovuto dare l’assenso al progetto della Provincia in tempi ristretti (8 Agosto), altrimenti avremmo perso il finanziamento per il sottopasso... facendo così dedurre che la Provincia ha imposto il progetto così come presentato e soprattutto che l’interesse primario di Cernusco è il sottopasso, viene da consigliare: calma! Decidere è importante ma ancor più è ascoltare avendo contezza di aver compreso bene.
Infine alla nostra Sindaco , quale Suo “datore di lavoro”  (così il programma elettorale di Insieme per Cernusco definisce i cittadini), piacerebbe chiedere, senza alcuna demagogia né arroganza (della quale si duole nella Sua lettera ai cittadini, senza peraltro specificarne i riferimenti) se davvero un sottopasso merita il consenso ad un progetto che ai più appare quale portatore più che solutore di problemi .
Se poi i nostri amministratori hanno la convinzione che questo sottopasso sia davvero una esigenza degli abitanti, non resta che una soluzione:     REFERENDUM.
G.Pelle