sabato 30 giugno 2012

Il problema della viabilità a Cernusco L. sta diventando assolutamente prioritario dopo tavoli e progetti ultradecennali, tutti finora inconcludenti. La provincia di Lecco ha elaborato un nuovo progetto (il nono)che, ancora una volta appare inadeguato e soprattutto totalmente disattento ai problemi dei cittadini cernuschesi. Molti di questi cittadini, costituitisi in Comitato, hanno diffuso il seguente volantino

RACCORDO FRA LA S.P.54 E LA S.P. 342
Siamo un gruppo numeroso di Cernuschesi, lontani da logiche di appartenenza politica che quasi sempre generano inefficienza, lentezza e inutili divisioni, ma attenti alla vita del nostro Paese e consapevoli che, soprattutto per le decisioni più difficili e talvolta controverse, non ci si possa esimere dal fornire il proprio contributo agli amministratori da noi eletti. A tal scopo è nato il comitato “Oltrestatale” che, a partire dai problemi più immediati del nostro “quartiere” intende collocarsi in una visione ampia dell’intero Paese e aperta a tutti coloro che intendono contribuire.

La CERNUSCO ATTIVA è quella che ci piace e per la quale ci impegniamo!

La Giunta Provinciale di Lecco
  • ha approvato con delibera del 27/3/2012 il progetto nr. 9 trasmettendone copia al nostro Comune e informando circa le necessità di una rapida approvazione pena la perdita dei fondi stanziati.
  • continua a non tenere in alcuna considerazione i disagi che i cittadini di Cernusco sopportano da ormai circa 20 anni , con un carico di traffico (oggi 50/60.000 auto/giorno) altamente inquinante e che costantemente inibisce la sicurezza dei pedoni.
  • continua ad essere ESCLUSIVAMENTE preoccupata della scorrevolezza del traffico sulla S.P. 342.
  • dimostra incapacità di affrontare simili problemi con una visione ampia e pluriennale (che ne sarà per esempio del carico di traffico nel 2015 quando è previsto che la PEDEMONTANA intersecherà la tangenziale Est all’altezza di Usmate?) e soprattutto con la volontà di ripartire i disagi fra tutti i Comuni coinvolti in vista di vantaggi generalizzati.
  • presenta oggi un progetto che definisce : “Miglioramento del raccordo fra la S.P 54 e la S.P. 342 nei Comuni di Merate e Cernusco L. “. In quale parte il territorio di Merate è convolto?
  • prevede un costo dell’opera di € 1.350.000 e tempi di realizzazione di circa 450 giorni.
La nostra Giunta Comunale 
  • Sembra favorevole al progetto della Provincia, salvo qualche miglioramento, così modificando quanto deciso unanimemente dall’Amministrazione precedente.
  • Niente ci dice sul grado di INQUINAMENTO attuale e previsto a opera realizzata
  • Niente ci dice sulla sicurezza ciclo pedonale per chi non può usare il sottopasso previsto (p. es. cittadini di Via Giovanni XXIII).
  • Niente ci dice circa la chiusura notturna del sottopasso stesso con conseguente pericolo di attraversamento.
Noi, perfettamente consapevoli della gravità ed importanza del problema, rileviamo che:
  • Il progetto continua a non considerare l’ingorgo che si crea alla rotonda di Via Verdi-Merate e che blocca il traffico (quando non l’intero incrocio) al semaforo di Cernusco.
  • Il progetto ignora l’esigenza ineludibile di deviare il traffico diretto verso Merate- Robbiate-Paderno, in Via Cav. V. Veneto (Esselunga), alleggerendo il volume che grava sul semaforo di Cernusco.
Questi sono gli aspetti su cui sia la Provincia sia l’Amministrazione Comunale continuano a tacere. Il progetto che ci viene oggi proposto comporta un ingente impegno di denaro pubblico ( € 1.350.000 ), ma si intravvedono soluzioni parziali e dai risultati incerti.
Crediamo sia improduttivo in questo momento dividersi fra sostenitori di rotonde o di semafori intelligenti, di sottopassi o di attraversamenti a raso.
CHIEDIAMO che si ricerchino rapide soluzioni secondo la seguente procedura:
PROGETTAZIONE UNICA E CONTESTUALE PER L’INTERO TRATTO ESSELUNGA – VIA VERDI (MERATE).
Sappiamo che ogni soluzione sarà un palliativo, quindi insistiamo affinché la nostra Amministrazione persegua e ci informi su quanto scritto nel proprio programma elettorale
“DIVENTARE CAPOFILA DI UN COMITATO INTERCOMUNALE PER RISOLVERE IN MODO DEFINITIVO IL PROBLEMA DELLA STATALE 342 (INTERRAMENTO TOTALE O PARZIALE)”
Nel frattempo invitiamo la nostra Sindaco a condividere e studiare con i suoi omologhi dei Paesi coinvolti (Merate, Osnago, Montevecchia, Lomagna, Missaglia) interventi viabilistici (spesso basta una segnaletica più chiara)sul proprio territorio che contribuiscano ad alleggerire il traffico sul nodo di Cernusco. E questo in un’ottica prettamente TERRITORIALE e non solo COMUNALE.

ULTIMO PROGETTO (NR. 9) PROVINCIA LECCO (quando democrazia è anche informazione!)

http://www.comune.cernuscolombardone.lc.it/pagina.php?sez=66&pag=610

Stampato in proprio da Comitato Oltrestatale

giovedì 28 giugno 2012

Non chiederti cosa il tuo Paese può fare per te, chiediti cosa tu puoi fare per il tuo Paese

Era il Novembre del 1962 quando, ragazzino, udii pronunciare questa frase da J.F.Kennedy all'atto del suo insediamento alla presidenza degli USA. Col passare degli anni essa ha rappresentato il filo conduttore della mia "vita sociale". Speranze e delusioni, sogni e frustrazioni, certezze e dubbi, riflessione e sconsideratezza, rivoluzioni attese e involuzioni vissute, impegno e disimpegno. Nel frattempo, fra anni di piombo, convergenze parallele, nave (Italia) che va, città (Milano) da bere, P2 e P38, mani pulite, veline, letterine, ristoranti affollati etc etc, ci si accorge, oggi, che il mondo intorno a noi è cambiato e con esso è profondamente cambiato, in peggio, il contesto nel quale viviamo. Non pochi di noi hanno compreso che è ora di uscire dal guscio nel quale ci si era rinchiusi, consapevoli che il proprio contributo è fondamentale se si vuole porre rimedio ai gravissimi problemi nei quali ci dibattiamo. Per far questo non è necessario dividersi sui "massimi sistemi" e neppure esibire tessere di appartenenza, basta invece occuparsi dei problemi che affliggono il PAESE in cui si vive e del TERRITORIO di cui si fa parte. Basta rifuggire dai bizantinismi inconcludenti (o peggio!) nei quali la politica (ahimè anche quella del Territorio) si è rinchiusa. Niente di apolitico quindi né, tanto meno, di anti-politico. Questo blog vuole essere una finestra di dibattito e di ritrovo che, a partire dal nostro territorio, sappia interrogarsi e proporre.