martedì 17 luglio 2012

CERNUSCO ATTIVA
RACCORDO TRA S.P. 54 E S.P. 342 DIR
Siamo un gruppo di CERNUSCHESI che, a partire dalle difficoltà del quartiere OLTRESTATALE (oltre 1/3 dell’intera popolazione),  vuole coinvolgere il resto del paese sulla spinosa questione viabilistica dell’incrocio delle STRADE PROVINCIALI.
Il nostro intento è quello di coinvolgere TUTTI I CERNUSCHESI sul problema delle cosiddette ROTATORIE perché e’ interesse di tutto il paese e non solo del nostro quartiere.
QUELLO CHE CI  PIACE E’ LA CERNUSCO ATTIVA CON TUTTI I CERNUSCHESI INTERESSATI ALLO SVILUPPO DEL NOSTRO PAESE

Siamo convinti che per fare bene serve:
AMORE, PASSIONE, CUORE, IMPEGNO
TECNICA, COMPETENZA, PROFESSIONALITA’

A noi  non  manca l’AMORE per CERNUSCO, il resto lo abbiamo acquisito, superando la pigrizia e la delega, informandoci, documentandoci con esperti ed utilizzando l’ esperienza di utenti automobilisti che ciascuno di noi possiede.
LA PROVINCIA ha l’esperienza, ma manca completamente di amore per Cernusco (infatti si dimentica di prevedere cosa succederà alle vie di Cernusco interessate dal progetto).
L’AMMINISTRAZIONE di Cernusco deve operare a partire dagli interessi del paese e dei suoi cittadini .

LA SITUAZIONE ATTUALE
Cernusco, da ormai venti anni, sopporta un traffico INSOSTENIBILE (circa 50/60.000 auto al giorno) che divide in due il paese e che produce un gravissimo inquinamento atmosferico ed acustico (infatti la nostra zona è una delle più inquinate della Lombardia). I comuni del territorio sembrano considerare non di loro pertinenza questo problema e , di fatto lasciano che tutte le conseguenze gravino su Cernusco per altre decine di anni.
L’AMMINISTRAZIONE DI CERNUSCO, nonostante la valanga di critiche, insiste in un atteggiamento incomprensibile
di CONDIVISIONE DI MASSIMA (?????) del progetto provinciale, si limita con timide osservazioni, a tutelare la mobilità ciclo-pedonale, dimenticandosi che i Cernuschesi si muovono anche con le auto. Un “politichese” che ci sembra incongruente con la gravità del problema.

LA NOSTRA POSIZIONE
Oggettivamente il nodo viabilistico di Cernusco L., all’incrocio della SP54 e SP 342, è di difficile soluzione e non può risolversi in un ideologico scontro fra rotonde o semafori intelligenti. La asimmetria degli incroci e la differenza dei flussi di traffico rendono difficile ogni soluzione.
In generale pensiamo che le rotonde funzionino meglio dei semafori, perché non bloccando in continuazione il traffico, lo rendono più scorrevole, però PER FUNZIONARE,  devono essere rotonde, con la rotatoria larga come le carreggiate per costringere tutti a rallentare, con livelli di traffico quasi uguali ed in asse fra di loro, in modo da dare a tutti la stessa possibilità di immettersi nella rotonda.
PURTROPPO il progetto della provincia prevede per l’incrocio a NORD (strada da Montevecchia) un’isola SPARTITRAFFICO ( non è né rotonda, né ovale)¸e per quella a SUD una rotatoria troppo stretta.  
Pertanto una soluzione non funzionale e penalizzante per le vie di Cernusco L. (Via Verdi, Via Papa Giovanni XXIII, Via Lecco) e parzialmente per la strada da Montevecchia.
Riteniamo che l’obbiettivo immediato sia quello di ridurre il volume di traffico e di inquinamento su Cernusco L.,
invitando, incentivando, facilitando tutti i cittadini della zona ad utilizzare il trasporto pubblico (TRENO), ad organizzarsi per utilizzare le auto a pieno carico (Car pooling).
Resta peraltro fondamentale trovare un percorso alternativo per togliere questa arteria dal centro del paese.

LE NOSTRE RICHIESTE
1)      al fine di ridurne i livelli, installare una centralina di rilevamento atmosferico/acustico all’incrocio con pannello di lettura dei dati visibile da parte dei cittadini
2)      risolvere, subito, la viabilità di Viale Verdi di Merate che crea, attualmente, una situazione molto critica di paralisi totale del traffico all’incrocio semaforico nelle ore di punta pomeridiane (16,30/19,30)
3)      deviare, subito, il traffico proveniente da Milano e diretto a EST (Merate-Robbiate-Paderno), in Via Cavalieri di Vittorio Veneto
4)      invitare i comuni limitrofi ad indicare con segnaletica strade alternative per raggiungere Milano e ad attivare siti web per facilitare l’organizzazione di car pooling
5)      sulla rotatoria NORD ( incrocio Viale Europa): aumentare il raggio di curvatura per le carreggiate provenienti da Lecco e da Milano così da costringere ad una riduzione della velocità. Prevedere chicanes, sopralzi con   controlli automatici e permanenti di telecamere (velocità max. 30 Km/h). Lasciare 2 corsie in uscita da Montevecchia
6)      sulla rotatoria SUD ( incrocio Via Papa Giovanni XXIII), aumentare il raggio di tutta la rotonda e togliere la doppia corsia per Robbiate ripristinando le 2 corsie da Robbiate
7)      ridurre la larghezza delle carreggiate, per non compromettere l’area verde, e per costruire, finalmente, un pista ciclo-pedonale fino alla farmacia, sul lato est della strada
8)      garantire la massima sicurezza dei pedoni di Viale Europa, Via Brianza, Via Statale, Via Papa Giovanni XXIII (lato sud) non serviti dal sottopasso (costo € 450.000), eventualmente con semafori a chiamata. Oggi TUTTI I PEDONI ATTRAVERSANO IN SICUREZZA. Inoltre il sottopasso comporterà un allungamento del percorso e un percorso in discesa ed in salita scomodo per le persone anziane che si muovono a piedi o in bici
9)      chiarire la situazione di Via Brianza, Via Lurani Cernuschi, Via Cantù, controviale centro commerciale ( dimenticate dalla provincia)
10)   ridurre la tempistica del cantiere, la previsione di 450gg è assolutamente insostenibile (immaginiamo quale potrebbero essere le ripercussioni sull’intero paese)
11)   valutare i costi (€ 900.000 per le rotatorie + 450.000 per un sottopasso= €1.350.000)
12)   azzerare i costi per Cernusco che, dovendo sopportare questo disastro ambientale, ha diritto a un congruo indennizzo.
13)   effettuare un test di simulazione del progetto approvato (quando lo sarà) con elementi new jersey e per la durata di almeno 30 giorni.